Ci mancava Trigoria, l'appuntamento con i giocatori che alla spicciolata raggiungono il Fulvio Bernardini. Ci mancava l'esultanza del tifo che si appassiona a rapinare rapidi scorci di quello o quell'altro atleta che ci faranno sognare durante la stagione di calcio.
Se n'è parlato molto di Roma dopo la fine della stagione passata. I soliti pettegolezzi, le maldicenze, il fumo buttato violentemente dentro gli occhi dei tifosi che si sono trovati smarriti e confusi sul futuro della squadra.
Se n'è parlato molto di Roma dopo la fine della stagione passata. I soliti pettegolezzi, le maldicenze, il fumo buttato violentemente dentro gli occhi dei tifosi che si sono trovati smarriti e confusi sul futuro della squadra.
Prima la vendita della società. Poi i rinnovi dei contratti. Poi, ancora, il mercato acquisti sognando nomi improbabili e reagendo criticamente ad altri meno graditi. Ma il calcio business è questo che si ripropone ogni anno per riempire pagine di giornali che, altrimenti, non venderebbero come vorrebbero e di giornalisti che devono pur campare per far riconfermare il contratto con i propri sponsor in quella radio oppure nell'emittente locale. Quindi, tutti sanno tutto e tutti sono ben informati da qualcuno dentro la stanza del potere giallorosso. Ma mai è così e nulla è come vogliono farlo apparire. Fidandomi della dirigenza che in tre anni (era Spalletti) ha ben operato anche se con tutti i limiti del caso, sono certo che la rosa attuale sarà completata per sopperire alle partenze di chi non vestirà più i nostri colori il prossimo anno calcistico. Finora, gli arrivi di Riise, Loria e Arthur, nonchè la proprietà totale di Vucinic ed Esposito, il rinnovo del contratto di DDR, sono da considerarsi delle buone basi sulle quali implementare i nomi mancanti della prossima Roma.
In fondo, abbiamo un gioco ed una nostra identità precisa e basta poco per poterla migliorare con quello che serve al mister.
Roma ai posti di partenza: riapre Trigora, el buen ritiro.
Nessun commento:
Posta un commento