giovedì 8 maggio 2008

SFIDA INFINITA


Tra campionati e coppe varie, continua la sfida contro i nerazzurri.

L'Inter pare aver sostituito la Juve -storica nemica degli anni '80- in questi anni 2000. Come da copione la squadra milanese approda alla finale di questa Coppa Italia ed incontrerà proprio la Roma che a Catania, con una squadra più che rimeneggiata, si è guadagnata l'ennesima sfida.

Partita, quella al Massimino, che è stata noiosa ma ha anche confermato la buona presenza del giovane Antunes (sarebbe il caso di sfruttarlo un pò di più) e la solita bocciatura dell'ex enfant prodige di nome Esposito, il quale ha dimostrato di essere troppo fragile per combattere le difficoltà morali di chi fa panchina e, quando chiamato all'appello, sempre delude le aspettative.

Tifosi della magica contenti?

Forse no. Le troppe voci del cambio di gestione societaria hanno influenzato la piazza romanista che da tutto per scontato (incluso questo traguardo 'minore') e che si appresta a vivere un'altra settimana di passione in attesa di veder realizzato il sogno chiamato Soros.

Quarta finale consecutiva da parte della Roma che premia una stagione che, probabilmente, terminerà domenica prossima laddove non battesse l'Atalanta nell'ultima partita all'Olimpico e l'Inter vincesse contro il già salvo Siena.

Resterà un inamovibile secondo posto -per il secondo anno consecutivo- ma con meno differenza punti rispetto a quello del campionato scorso, il sicuro accesso alla Champions del prossimo anno, e questa finale che potrebbe portare il trofeo di Coppa Italia che non deve essere preso come contentino.
Tutti all'Olimpico a salutare i campioni giallorossi domenica e, magari, salutare un miracolo chiamato Siena.

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