lunedì 18 febbraio 2008

E ADESSO?



- 11 punti: distanza siderale dalla puzzona ed aiutata Inter milionaria. No, no è quello che mi preoccupa. Se è il ciclo dei nerazzurri che ora guadagnano (non sempre in modo lineare e sereno) quanto maturato dal patron Moratti nel corso della sua gestione, bene per loro. Il problema risiede in un altro ambito.

Perchè la Roma non gioca più come prima? Si dice che molti (troppi) giocatori siano fuori condizione e stanchi. Certo, facendo un rapido escursus su quanto già visto in questo campionato, non ci sono dubbi che Perrotta non è il Perrotta che abbiamo ammirato. Ma anche Taddei non è Taddei. E poi ci sono i noti problemi del capitano e, scusate, quando non gira lui...
Se a inizio campionato, pur perdendo dei colpi (vedi i pareggi immeritati conquistati dai ns avversari quando si era in vantaggio che non abbiamo saputo gestire) comunque il gioco era quello rapido e spumeggiante di mr Spaletti, adesso vediamo al contrario, una squadra stanca fisicamente e poco lucida.
Si, può essere che il team di sia reso conto che anche questo scudetto andrò a Milano quest'anno e, forse, punta tutto sulla Champions però, non ci sta tutto questo ragionamento.
E' in pericolo anche il secondo posto con la Juve a -1 e si sa, quanto importante sia entrare il prossimo anno tra le belle d'Europa, passando dalla porta principale.

Credo che il problema della mentalità sia fortemente radicato nella Roma: quando ariva il momento di raggiungere il top, per uno schema paralizzante, la squadra mostra segni inequivocabili di vertigini per il non essere abituata a combattere. Non posso credere che Pizarro diventi una pippa all'improvviso o che Mancini imbrocchi una partita ogni quattro. Non possiamo sempre cercare giustificativi sulla panchina corta (come ad esempio la scorsa stagione). Quest'anno l'allenatore ha voluto ed ottenuto quasi tutto quanto richiesto: un doppio per ogni ruolo eppure, Esposito ha fatto la stessa fine di Tavano e non solo.

Confusione? Problemi di spogliatoio? Cattive relazioni con la società?
Forse, o forse no.
Quello che appare evidente è il fatto che la Roma non gioca più, annaspa. E quando trova squadre ostiche (anche l'Empoli?) mostra i suoi difetti.
Difficile tarare l'equilibrio che manca all'improvviso ma, sicuramente, si deve!

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