domenica 30 agosto 2009

CHI PAGA?




Ci piacerebbe sapere chi paga, cioè chi è il responsabile.
La Roma prende uno schiaffone per 3 a 1 da una Juventus scesa all'Olimpico per fare bottino pieno. Non ci va di commentare nello specifico la partita ma, vogliamo iniziare a puntare il dito.
E' da essere preoccupati e seriamente per questa squadra che scende in campo priva di idee e di stimoli. Una partita di cartello che è una classica, insieme a una voglia di riscatto, dovrebbe creare e mantenere stimoli per tutti i 90' dell'incontro. Invece questa Roma, non ha gioco e -crediamo- rispetta in pieno l'abulia di uno spento Spalletti che, sicuramente, non ha molto più da dire a questa città.
I segnali si erano visti sia in Slovacchia dove, pur vincendo per 3 a 1 ci siamo fatti pareggiare che a Genova nella prima di campionato. La Roma non solo è pietosamente incompleta nei ranghi, ma appare svuotata anche di quei tecnicismi che, i primi anni dell'era spallettiana, ci avevano regalato un gioco veloce e brillante. Ora la squadra è la bruttissima copia di quello che fu e, la lunga mano della proprietà che non si interessa se non per questioni di soldi alla squadra, ha compiuto l'opera.
Il mercato delle figurine sappiamo come è andato: la squadra aveva bisogno di giocatori che non sono arrivati e, semmai, se ne sono andati (Panucci, Diamoutene, Loria, Aquilani ect), e chi è restato ha un anno in più. E chi si era illuso sull'esplosione del francesino triste Menez, si può ricredere: resta un giocatore che spesso si incarta da se con inutili dribbling. Oggi è bastata una Cassettata a centro campo a far decollare la Juve e neppure il pareggio orgoglioso di Daniele De Rossi, ha potuto bloccare la frana che stava crollando sopra la squadra. La Roma meriterebbe ben altri scenari. Ma possiamo anche capire le difficoltà della proprietà se questa fosse onesta con i tifosi. Al contrario, i Sensi ci raccontano ancora che la Roma ha un progetto, un allenatore, un gioco. Noi, sinceramente non vediamo nessuna di queste cose. La verità è che la Roma dovrebbe cambiare di mano: proprietà, dirigenza e un gran numero di giocatori che oramai hanno fatto il loro tempo.
Se si puntasse coraggiosamente sui giovani, si metta un allenatore caparbio, si togliessero le cariatidi della dirigenza ad iniziare da Pradè, si cedessero i giocatori che sono emotivamene stanchi (Taddei, Tonetto, Artur, Cassetti, Perrotta...tanto per citarne alcuni), allora si che si potrebbe parlare di progetto. Un progetto come una squadra provinciale (il Chievo degli anni d'oro?) ma i tifosi saprebbero cosa attendersi come risultati. Invece, la Sensi ancora ci (si?) illude del fatto che siamo una grande squadra e che meritiamo grandi risultati. Con chi? Con i giocatori che ha venduto e con quelli che non compra? Oppure con un tecnico che ha smarrito la voglia di allenare e resta solo per un lauto stipendio e perchè non lo cerca nessuno?
Vogliamo conoscere a chi addossare le responsabilità di questo inizio catastrofico di stagione. E teniamo presente che non sempre Totti incontrerà il Kosice...

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