domenica 23 agosto 2009

GENOA 3 ROMA 2: DOBBIAMO ABITUARCI A SOFFRIRE COSI'!


Prima di campionato contro un Genoa avvelenato come lo scorso anno e pompato dall'antipatico Gasperini. La Roma si presenta con una formazione works on progress che presenta l'interista in prestito Burdisso, il quasi partente Andreolli, e le solite incertezze e certezze che abbiamo visto in questo inizio di stagione.
Dal 1993 la Roma non perdeva la prima di campionato e, questa domenica, i giallorossi hanno aggiornato questo negativo score, dal momento che hanno perso per 3 a 2.
Giallorossi che sono scesi in campo confusi e con le idee poco chiare ma che hanno visto nel francesino Menez, il campioncino che si aspettava dallo scorso anno. Infatti, il transalpino dallo sguardo triste ha fatto il suo, dribblando, saltando l'uomo, portando scompiglio nella difesa avversaria e anche avrebbe fatto espellere un avversario per fallo da ultimo uomo se l'arbitro, avesse semplicemente seguito il regolamento anzichè limitarsi ad esibire solo il cartellino giallo.
A fianco di Menez, il solito Totti (per il gol e per alcune giocate) ma che 'solito' non è stato. Alcune sbavature, molti ritardi che hanno favorito il recupero degli avversari nonchè, imbambolamenti vari che si sono potuti registrare nel corso dei 90'.
Interessante (ma si sa che gli argentini in questo sono tutti affidabili) anche l'inserimento a freddo di Burdisso che può essere il giocatore che mancava.
Nonostante il nuovo arrivato, la Roma ha preso altre tre reti di cui due da calci piazzati e questo è sintomo evidente del malassere che regna in difesa.
Si, la squadra dopo essere passata in svantaggio ha saputo radddrizzare la partita con la rete di un evanescente Taddei e poi, addirittura andare in vantaggio con il gol deviazione di Totti. Ma poi ha subito la rimonta e la sconfitta in un campo ostico come Marassi. Tuttavia registriamo che la Roma pare la bella incompiuta iniziando dal suo allenatore che -sarà nostra impressione- da quando è tornato a mani vuote da Parigi, pare proprio aver perduto tutti gli stimoli giallorossi che lo avevano portato sulla cresta dell'onda confermando le vicende di quel di Udine. E se lo scorso anno, vuoi per gli infortuni che per altro, Spalletti aveva una sorta di giustificazione sabbatica, questa stagione ha dalla sua la incompletezza della rosa (a gran voce reclama un centravanti di peso ed eventualmente un altro difensore se andrà via Andreolli) e, tanto per mettere le mani avanti, ha già annunciato alla stampa che quest'anno, navigherà a vista. Buon sistema per significare che lui, non sarà comunque il colpevole se le cose andranno male perchè, checchè ne dica Mourinho, l'organico giallorosso non è affidabile.
Vero è che è presto per stilare un'analisi ma se possiamo essere avvocati del diavolo possiamo dire che:
Totti è un grande ma in odore di pensione; Artur non è un portiere di prima fascia; il tanto declamato Guberti poteva andar bene in una provinciale; Andreolli è meglio se andrà a maturare fuori; Mexes sarà il solito nevrastenico che alternerà cose buone ad altre negative; Juan giocherà poco e si tutelerà solo per essere il capitano della Selecao; Brighi si è montato la testa; Pizzaro e De Rossi saranno i fari che si spegneranno ed accenderanno a fasi alterne...e si potrebbe continuare con Doni, Cicinho, Cassetti, Tonetto e tutta la rosa.
Dobbiamo iniziare ad abituarci a perdere. E malamente.Ci illuderemo di vincere e poi, le prenderemo a destra e a sinistra.
Domenica c'è la Juve: per le scommesse chiedere alla sora Rosella.

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