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Se valesse ancora la romana ironia di denuncia del sor Pasquino nostro, chissà quanti cartelli appesi avremmo potuto leggere ogni mattina, ai piedi della storica statua.Il fatto è che tra le altre cose, si è perduta anche la fantasia romana. Il caldo, per certi versi complice, non è l'unico artefice di questa abulia che ha colpito il tifo romanista, bensì è proprio l'abbattimento quotidiano che il tifoso subisce da un anno in quà, ad averci abbruttito a tal punto che ci va bene proprio tutto. E quando dico tutto, lo intendo al 100%.Ci è stato bene che la società Roma, vendesse Aquilani (romano e romanista e fresco di rinnovo contrattuale) nonostante il tanto decantato 'progetto Roma'. Il centrocampista di Montesacro, è emigrato in cambio di 20/23 milioni di euro, necessari alla autofinanziante società Roma, per continuare a vivere. Ci è stato bene l'arrivo di un giocatore mediocre come Guberti: uno che ha fatto una stagione interessante in una squadra di provincia e che è venuto all'ombra del Colosseo a costo zero.Ci è stato più che bene che la Roma rinunciasse ad un giocatore d'esperienza come Panucci che, pur di rinnovarsi il contratto, si sarebbe ridotto l'ingaggio. Ma non rientrava più nelle simpatie dell'allenatore.Ci è stato bene, vivere per mesi con la spada di Damocle del 'vendo-o-non-vendo' da parte della proprieta Sensi che, ha cercato ogni strada per ingolfare l'iter di Unicredit di rientrare del forte credito goduto nei confronti di Italpetroli. E per fare questo, la sora Rosella, ha smosso amicizie altolocale andando in pellegrinaggio da Letta, Galliani, Alemanno...D'altronde si sa, se la Roma con questa proprietà resiste, presto potrà contare sulla costruzione dello stadio che significa soldi, soldi e soldi (ma per la proprietà, mica per la squadra).Ci è stato bene vedere Spalletti col sorcio in bocca tornare lo scorso anno da Parigi a mani vuote per poi, ahilui, rimettersi seduto sulla panca della Roma, disitimato da società (obtorto collo) e parte dei giocatori che hanno iniziato a reputarlo inaffidabile. Ed ancora ci sta bene, pur sapendo che se da una parte è sempre stato aziendalista, adesso inizia a sputare sul piatto dove riccamente mangia e, non garantisce alcunchè [i]'navigando a vista' [/i]come lui afferma. E, per altro, non azzeccando il cambio tra moduli sperimentati, sperimentali, sperimentosi che costringono la squadra a cercare una quadratura di un cerchio che non c'è.Ci sta bene stare con una comunicazione da parte della società che definirla tale, è più che un eufemismo: una offesa! A parte comunicati laconici emessi solo per tacitare la Consob, la Roma dimostra di non avere alcuna strategia comunicativa con i propri tifosi e con i media. Anzi: uno tra i più orrendi e vuoti siti web è proprio quello targato Roma e, circa il canale tv satellitare è meglio stendere un velo pietoso. I tifosi, poi, non sono affatto presi in considerazione...il che è tutto dire.Ci sta bene che dobbiamo sperare in campagne acquisti dove i nomi più altosonanti sono quelli di vecchie glorie che magari in anni precedenti non hanno scelto di venire a Roma e che ora, data l'età, vogliono svernare a Villa arzilla Trigoria. E ci mordiamo anche le mani se certa gente poi, finisce in altre squadre.Ci sta bene che ci siano un responsabile mercato che non abbia la vista più lunga del suo naso e, da sempre a parte qualche botta di fortuna che si conta sulle dita di una mano, abbia sempre strapagato per comprare e svenduto quando ha ceduto giocatori.Ci sta anche bene che un simbolo di Roma, tal Bruno Conti, venga invischiato in questioni societarie ove sarebbe meglio che prendesse le distanze. Non sappiamo se per tanto amore, oppure per stupidità ma una bandiera come Bruno, da tempo avrebbe già dovuto andarsene per non essere immischiato con vicende tristi di mal gestione.Ci sta bene che una società senza nerbo come quella della Roma, accetti supinamente torti arbitrali che inquinano i risultati (due anni fa ci costarono uno scudetto) e che non combatta contro le speculazioni che non sempre possono essere in buonafede. Società che si inchina a potenze calcistiche come Inter, Milan e Juve, senza neppure avere dei minini riscontri come vassalla e che, al contrario, continua ad essere vituperata dalla FICG e dall'AIA.
Se tutto questo ci sta bene, può significare solo che siamo masochisti e che ci piace soffrire. Allora, invece di alzare un pochetto la testa, stamose zitti e mangiamo la minestra che ci viene propinata volta per volta.Se invece, vogliamo essere romanisti con le palle, iniziamo a far valere i nostri diritti e la nostra voce. I sistemi, anche se pochi, ci sono: iniziando a non andare allo stadio; facendo lo sciopero del tifo; non comprando merchendasing; mandando mail di protesta; disdicendo Roma Channel. Tutti sistemi civili per far capire alla attuale proprietà che questo andazzo proprio non ci piace e che è giunto il momento che se ne renda conto.La Roma è patrimonio del suo tifo e non di alcuna proprietà che, sempre di passaggio sarà.
Se tutto questo ci sta bene, può significare solo che siamo masochisti e che ci piace soffrire. Allora, invece di alzare un pochetto la testa, stamose zitti e mangiamo la minestra che ci viene propinata volta per volta.Se invece, vogliamo essere romanisti con le palle, iniziamo a far valere i nostri diritti e la nostra voce. I sistemi, anche se pochi, ci sono: iniziando a non andare allo stadio; facendo lo sciopero del tifo; non comprando merchendasing; mandando mail di protesta; disdicendo Roma Channel. Tutti sistemi civili per far capire alla attuale proprietà che questo andazzo proprio non ci piace e che è giunto il momento che se ne renda conto.La Roma è patrimonio del suo tifo e non di alcuna proprietà che, sempre di passaggio sarà.
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