giovedì 27 agosto 2009

EUROPA LEAGUE

AFFONDATO IL KOSICE

Un 7 a 1 senza replica è stato il punteggio con il quale la Roma ha regolato la squadra slovacca, passando i preliminari della Europa League.
Partità che già al 18 vedeva i giallorossi essere sul 5 a 0 e tranquilli di sapere il proseguo dell'incontro, solo un allenamento in previsione della seconda di campionato contro la Juve.
Giallorossi che hanno visto le apparizioni di Juan e Vucinic nel secondo tempo, che confortano non poco la tifoseria tutta. Al di là dell'esito dell'incontro che non è mai stato messo in discussione, il banco è stato tenuto in questi giorni, dalle dichiarazioni secche di Spalletti che senza perifrasi ha detto che la società non può mettersi sul mercato perchè non ci sono soldi. Sicuramente in questi ultimo giorni, Pradè starà sondando tutte le strade per vendere J.Baptista che, prudentemente non schierato in Europa proprio per salvaguardarlo da un eventuale interesse di squadre che ne abbisognano in Champions, pare essere l'unico papabile per portare a Villa Pacella quei soldi che tanto occorrono. Ma l'interesse dell'Inter pare essere totalmente scemato (se qualcuno ci contava sopra) e si aspettano rarefatti segnali da oltre Manica. Vero che di soldi ne girano pochi quest'anno e non solo a Roma ma pur vero è, che la nostra squadra è incompleta, soprattutto nel ruolo di portiere (Artur decisamente inaffidabile) e di centravanti di peso (sfumate anche le esotiche piste russe) e che di conseguenza, la coperta trigoriana sarà inevitabilmente troppo corta in certi momenti.
Una breve annotazione circa Spalletti. La regia televisiva lo ha spesso inquadrato e, anche con il risultato più che acquisito, ci è parso di vedere un uomo decisamente assente e totalmente spento. Siamo sicuri che Lucianone sia ancora così stimolato ad allenare la sua squadra? E siamo certi che i giocatori lo seguano sempre?
Ci è piaciuto Faty che, dall'alto del suo metro e novanta, ha sbrigato il suo compito a centrocampo con sicurezza e precisione e davvero non capiamo perchè non possa venire impiegato più spesso. Ovvio che oggi, di fronte alla pochezza degli avversari, tutti hanno giganteggiato...ma sul francesino di colore, potremmo anche puntare qualcosa in più di una semplice impressione di circostanza. Certo che se Spalletti avesse sempre il coraggio di 'osare' anche la linea verde, possiamo affermare che Cerci non ha fatto piangere il brasiliano Taddei.
Domani, assegnazione delle avversarie di girone della Roma e sapremo contro chi dovremo vincere per seguire il sogno europeo ma, intanto, domenica pomeriggio c'è la vecchia signora ed è il caso di stare concentrati per recuperare lo scivolone di Marassi.

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