mercoledì 16 aprile 2008

PER NIENTE FACILE

Dura anche questa Coppa Italia.
Si pensava di ipotecare la finale battendo implacabilmente il Catania ma così non è stato.
La chiave di lettura è Roma-Cagliari 1-0 gol di Totti.
Un primo tempo da dimenticare che ha avuto solo il pregio di farci capire che Esposito non è da Roma e che ha sprecato anche questa chance dove doveva dimostrare il suo valore che pare aver smarrito.
Per vincere Spalletti ha dovuto cambiare la squadra che aveva sostenuto un pesante turn over e, solo allora, ha preso in mano le redini dell'incontro. Certo che si doveva vincere in modo più significativo e, invece, al Massimino dovremo proprio sudarcela questa benedetta finale.
Una cosa mi è parsa di vedere: un certo equilibrio si è rotto in questo finale di campionato e lo si capisce dagli automatismi che non funzionano più come prima; dal nervosismo che è esploso tra Doni (uomo fino a quel momento calmissimo) e Panucci e che non si è ricomposto; dal caso Mancini che non si 'offre' ai tifosi davanti a Trigoria per firmare gli autografi; all'aspetto societario che naviga a fari spenti nell'eventuale trattativa con Soros; alla piazza che percepisce tutto questo e che vorrebbe, invece, la società già pronta a fare trattative per portare nella capitale il meglio che c'è per continuare a vincere...
Certo non è che un Roma-Catania abbia scatenato tutto questo ma i 15000 tifosi presenti, in una semifinale seppur non di cartello, ci pare un segnale evidente di disaffezione fin tanto alcuni punti non vengano chiariti.
Vedremo se a Catania, la squadra riuscirà a forzare il blocco siciliano per giungere alla finale e strapparci un sorriso...

Sempre FORZA ROMA!

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