venerdì 14 marzo 2008
déjà vu
E pensare che al primo sorteggio effettuato e che vedeva il derby inglese avevo tirato un respiro di sollievo. Però mi è restato in gola osservando, immediatamente dopo, uscire dall'urna il nome ROMA e, subito dopo, l'abbinamento con il MANCHESTER.
E' un déjà vu esattamente come quello dello scorso anno. Ma è passato un anno e la Roma è maturata. E' più consapevole, sicura. Ci sono i giocatori ma c'è, soprattutto, la convinzione di essere ciò che siamo: forti e determinati. Certo che lo Shalke 04 si presentava come soluzione più facile per giungere alle semifinali ma, con la sfera e con 180' secchi, non si può mai dire.
Possiamo anzi avere una marcia in più: la rivincita di una incredibile beffa che non deve ripetersi. Tutt'altro, dobbiamo cancellare l'onta e, questa occasione, può essere quella buona per farlo.
Andata a Roma e ritorno in Inghilterra. Non facile. Ma abbiamo visto a Madrid, cosa è capace di fare la Magica. Non dobbiamo temere bens' essere temuti da tutti. Siamo tra le più forti d'Europa e se non ci saranno aiutini (ma in Europa è molto difficile a questi livelli) possiamo passare questo tremendo turno.
Restano 4 partite da giocare prima di Mosca.
Sono 4 finali.
Sono quattro imprese da vincere per realizzare il sogno. Quel sogno che, dal 30 maggio 1984, spero ancora che si concretizzi. Questa Roma ce la può fare: per la sua storia, la sua società, i suoi giocatori, i suoi tifosi, la sua città.
DAJE ROMA DAJE!
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